Per la banca ricevere un flusso costante di informazioni da parte dell’impresa significa poterla valutare e affiancare in modo efficace seguendola nel suo percorso di crescita e di sviluppo.
Da Torino con la partecipazione dell’Unione Industriale , dell’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili e di una società di formazione si è avviata in questi anni una sperimentazione che è stata posta all’attenzione dell’ABI prima regionale e poi nazionale.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare ed avvicinare due “controparti” che se è vero che hanno bisogno una dell’altra, e anche vero che soprattutto negli ultimi anni sembra che il loro naturale dialogo sia interrotto o quantomeno sempre più difficile a causa di una serie di fattori .
Il modello che è stato formalizzato consente alla banca di riconoscere i motivi per i quali l’azienda che a lei si rivolge è meritevole di fiducia ( leggi affidamento linee di credito ) ed inoltre “costringe” la banca a concedere condizioni di tasso decisamente migliori, il che comporta un consistente risparmio di oneri finanziari da parte dell’azienda.
Una efficace comunicazione banca-impresa consente nella grande maggioranza dei casi di ottenere un miglioramento del rating che la banca assegna all’azienda in fase di istruttoria per la concessione di affidamenti, finanziamenti e mutui .
La predisposizione e il costante aggiornamento di tale modello è anche la preziosa occasione di analizzare a fondo la propria azienda per conoscerne ogni aspetto e migliorarne efficienza e quindi redditività.