20 novembre 2024
In un frangente storico in cui tante sim di sola consulenza finanziaria stanno pensando di trasformarsi in scf (e alcune lo hanno già fatto, qui l’approfondimento), CapitalSuite va in controtendenza e da scf diventa sim.
A raccontarlo a Citywire Italia è Luca Rizzi, numero uno della società che il 23 ottobre ha ottenuto l’autorizzazione della Consob a operare come sim ed è già operativa.
“CapitalSuite è partita come scf nel 2019, tra le prime autorizzate, poi nel corso degli anni ha rafforzato la collaborazione con un family office di Milano, che faceva solo attività generica non riservata”, racconta Rizzi.
Dalle due entità è ora nata CapitalSuite Sim, che però continuerà a erogare unicamente lo stesso servizio di consulenza, senza collocamento, gestione, depositi e in assenza di conflitto di interessi.
“Ci piaceva avere un riconoscimento di licenza più alta, con la vigilanza di Banca d’Italia e Consob. La sim ha costi di struttura molto più elevati di una scf, ma le nostre dimensioni di clientela e di fatturato ci consentono questo cambiamento”, conclude, “continueremo a non avere commissioni di retrocessione, ma potremo più agevolmente estendere la consulenza agli istituzionali, tipo altri intermediari”.